Il fattore solare g del vetro indica la trasmissione energetica totale di radiazione solare, espressa in percentuale, che riesce a passare attraverso il vetro, considerando nel suo valore tanto il flusso radiante diretto quanto quello indiretto. Nel momento in cui un vetro viene colpito dalla radiazione solare, si verificano tre fenomeni: la riflessione, la trasmissione e l’assorbimento. In altre parole, una parte della radiazione non attraversa il vetro ma viene riflessa, mentre il flusso diretto corrisponde alla radiazione che è in grado di passare oltre al vetro; c’è, infine, il flusso indiretto, che equivale alla radiazione che il vetro assorbe e che poi viene ritrasmessa sia all’interno che all’esterno.

Il calcolo del fattore solare g vetro

A livello energetico, non si può fare riferimento unicamente alla trasmissione diretta della radiazione per definire il guadagno solare di un vetro. Infatti per il calcolo del fattore solare occorre valutare anche la quantità di energia solare che viene assorbita dal vetro e che poi è riemessa sia dentro che fuori. La radiazione solare non è altro che l’energia radiante che viene emessa dal sole, e che comprende la luce visibile, le radiazioni infrarosse e i raggi ultravioletti. La radiazione solare trasmessa g corrisponde, dunque, alla somma della radiazione solare diretta e della radiazione solare indiretta: la prima è quella che è in grado di passare attraverso il vetro e la seconda è quella che viene ritrasmessa per irraggiamento verso l’interno degli ambienti di un edificio.

Il decreto requisiti minimi 2015

A partire dal mese di ottobre del 2015 è entrato in vigore il Decreto 26/06/2015, noto anche come Decreto dei Requisiti Minimi. Esso fra l’altro regolamenta il fattore solare g di 0.35 che deve essere rispettato nel caso delle finestre che sono esposte da est a ovest passando per il sud. Questo valore implica che, con lo schermo esterno, la vetrata deve possedere un fattore di protezione pari al 35%. In altre parole in casa non può entrare oltre il 35% dell’energia incidente. A ben vedere, comunque, il valore di fattore solare che la legge indica è alquanto elevato, e secondo gli addetti ai lavori dovrebbe essere abbassato al 15%, se non addirittura al 10. In effetti c’è bisogno di una schermatura esterna di alta qualità, che offra non solo protezione, ma anche illuminazione e privacy, così da garantire la massima vivibilità degli ambienti. In ogni caso, è importante tenere conto della destinazione d’uso dei vari ambienti. Per esempio un sistema che garantisce pieno oscuramento può essere usato in una camera da letto, ma non va bene per una zona living. In un soggiorno si può ricorrere a un sistema filtrante, che può assicurare o meno privacy notturna. Ma, comunque, in previsione di una scelta oculata è opportuno tenere conto delle criticità dei locali.

Gli altri requisiti minimi per i serramenti

Il Decreto Requisiti Minimi identifica anche altri requisiti minimi che devono essere rispettati dai serramenti. Dal 2021, per esempio, sono stati modificati i limiti di accettabilità relativi ai valori di trasmittanza termica per gli infissi in occasione della loro sostituzione o degli interventi di riqualificazione energetica. In particolare, i valori di trasmittanza termica massima variano a seconda della zona climatica: 1 per la zona F, 1.40 per la zona E, 1.80 per la zona D, 2 per la zona C, 3 per la zona A e per la zona B. Non sono cambiati, invece, gli obblighi prestazionali che ricadono indirettamente sugli infissi per le nuove costruzioni o per le ristrutturazioni di primo e di secondo livello la cui competenza spetta al progettista o committente.

Come showroom di serramenti in pvc a Udine, ci teniamo che i nostri infissi rispettino i requisiti minimi imposti dal Decreto 26/06/2015.